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Quando sei bloccato ricorda che “la paura ferisce più della spada”.

Cosa vuol dire essere bloccati? Vuol dire tante cose. Essenzialmente vuol dire che non riesci ad andare avanti, ma perché questo accade? Perché ti senti perso e non sai come procedere, perché hai capito di aver sbagliato e sai che devi ricominciare tutto da capo e questo ti da ansia, perché hai ricevuto dei no che ti hanno demoralizzato, perché semplicemente hai paura delle eventuali conseguenze negative. il tutto si riduce in un blocco, in uno stare fermi senza agire. E questo non va bene, perché come dico sempre io, è meglio fare piccoli passetti ogni giorno che stare fermi in attesa del grande passo che ci porti alla vittoria. E se quella grande occasione non cade dal cielo cosa facciamo? Stiamo fermi per una vita intera? No, agiamo.

Torniamo alla questione del blocco. Un problema si risolve solo se lo si esamina, come quando dobbiamo risolvere un problema di geometria a scuola: leggiamo la traccia, scriviamo sul quaderno i dati da una parte e qual è il nostro obiettivo dall’altra parte, disegniamo la figura richiesta e scriviamo le formule che potrebbero servirci. Abbiamo delineato la struttura del problema per riuscire a risolverlo. Possiamo applicare la stessa tecnica al nostro problema del blocco interiore.

In cosa siamo bloccati? Analizziamo varie opzioni.
Se hai paura di scrivere un’email a un professore per prenotare un colloquio, cosa pensi che potrebbe accadere? Non c’è motivo di avere paura perché hai il vantaggio di agire a distanza nella tua confort zone prima di vedere il prof dal vivo; inoltre, qualunque sia la risposta del docente, hai bisogno di parlargli, e come va’ va’. Non dimenticare che molti docenti apprezzano che si interagisca con loro, anche se di base parlano gridando o sembrando sempre nervosi. Non ti possono mica “mangiare”, al massimo avrai il colloquio con il professore e poi uscirai dall’aula con l’aspetto di un sopravvissuto. Hai paura che si ricorderà di te per la brutta figura? Beh, almeno di te si ricorderanno, citando il personaggio di Jack Sparrow. Va avanti chi si fa notare, non chi è bloccato.

Questo “non avere paura” e se ne hai “sfruttala per superarla ed essere orgoglioso di te”, si può applicare in tutte le occasioni che ti si presenteranno davanti durante il tuo percorso di crescita professionale. La strategia da applicare è sempre la stessa.

Ma perché dico che la paura ferisce più della spada? Ringraziamo il personaggio di Arya Stark per l’insegnamento.
La paura di fare qualcosa può sembrare un blocco insormontabile, ma ha un suo pregio: se combatti contro le tue paure, puoi combattere contro qualsiasi altro ostacolo, perfino fisico come un “combattimento” con la spada.
Se ci lasciamo impaurire, ci porteremo dietro ferite peggiori che quelle provocate da un’arma.